Il governo introduce il concordato biennale preventivo per le partite Iva: tasse dimezzate nel primo anno e agevolazioni fiscali.
Il governo ha introdotto il concordato biennale preventivo, una nuova modalità di accertamento tributario che mira a rendere il pagamento delle tasse più agevole per i possessori di partite Iva, escludendo però i forfettari.
Questo strumento offre un pagamento agevolato delle imposte in due tappe, garantendo un’importante dilazione e diverse agevolazioni per coloro che decidono di aderire.
Partite Iva: come funziona il concordato biennale preventivo
Come riportato da Brocardi.it, il concordato biennale preventivo è un accordo tra il Fisco e i titolari di Partita Iva che esercitano attività d’impresa, arti o professioni e applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA).
Questi contribuenti, entro il 31 ottobre, devono accettare preventivamente l’ammontare delle tasse da pagare. Quest’ultime sono calcolate dallo Stato in base ai redditi presunti.
Il tutto avviene tramite la piattaforma online “Il tuo ISA 2024 CPB“, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 15 di questo mese.
Le condizioni per l’adesione al concordato richiedono che i contribuenti non abbiano debiti tributari. Una volta accettato l’accordo, il possessore di Partita Iva può beneficiare di una riduzione dell’imponibile richiesto dal Fisco.
Nel primo anno l’agevolazione è pari al 50%, mentre nel secondo anno si applica la cifra intera senza ulteriori aumenti.
Ad esempio, se l’aumento necessario per ottenere il punteggio massimo di affidabilità fiscale è di 30.000 euro, nel 2024 basteranno 15.000 euro; nel 2025 si considererà la cifra intera, senza aumenti.
Quali sono i vantaggi
I vantaggi per chi aderisce al concordato biennale preventivo sono molteplici. In primo luogo, i contribuenti avranno la garanzia di non essere soggetti a controlli fiscali per i due anni dell’accordo.
Inoltre, sarà loro assicurato di non dover versare nulla sui redditi che eccedono l’importo concordato e potranno beneficiare di una corsia preferenziale per i rimborsi fiscali.
Questo strumento mira anche a semplificare notevolmente le procedure di accertamento, eliminando il Redditometro e, di conseguenza, gli accertamenti basati sul tenore di vita dei contribuenti.